"Il governo cancella le nostre
famiglie ma noi siamo indelebili". Sotto questo slogan circa 300
persone tra cui molte famiglie arcobaleno hanno dato vita al
presidio genovese per protestare contro le ultime iniziative del
governo riguardo ai figli di genitori dello stesso sesso.
Michele ed Esteban hanno due bambini e sono nella piazza
davanti al Carlo Felice insieme a tanti altri genitori
arcobaleno. "Siamo qui per manifestare il nostro dissenso contro
la decisione del governo di opporsi alla trascrizione dei
certificati di bambini con genitori dello stesso sesso - ha
detto Michele - Tutto questo è iniziato con Milano, quando il
governo ha ordinato al sindaco Sala di non trascrivere più
questi certificati Questo significa che i nostri figli di punto
in bianco sono orfani di un genitore. Certo, siamo a Genova dove
questa situazione è iniziata da anni con l'attuale sindaco che
non ha mai permesso la trascrizione e si è opposto alla
decisione dei tribunali che l'avevano ordinata".
Ma nella società la situazione è diversa: "i nostri figli
hanno una realtà fatta di scuola, sport, amici, amore che
ricevono dalla loro famiglia e dal contesto sociale - ha detto
Esteban -. La realtà è completamente distaccata da quello che la
politica ci vuole far credere. C'è una grandissima dicotomia tra
quel che la politica vuole rappresentare e la realtà dei fatti.
Non permettere alla legge di tutelare tutti i cittadini e tutti
i bambini è grave".
"Siamo a fianco delle famiglie arcobaleno e di tutta la
comunità lgbt+ - ha detto la responsabile nazionale Libertà &
Diritti di Sinistra Italiana Marilena Grassadonia - nella
richiesta di una chiara presa di responsabilità da parte della
politica e dei sindaci. L'attacco ai diritti da parte di questo
governo e della maggioranza parlamentare di destra è sotto gli
occhi di tutti". In piazza anche Gabriele Piazzoni, segretario
generale di Arcigay.
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