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Diga: aperto il cantiere, prima gettata di ghiaia

Diga: aperto il cantiere, prima gettata di ghiaia

Salvini all'apertura del cantiere per la nuova diga

GENOVA, 05 maggio 2023, 19:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Nuova diga Genova prima gettata di ghiaia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuova diga Genova prima gettata di ghiaia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nuova diga Genova prima gettata di ghiaia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alle 12.50 si è aperto ufficialmente il cantiere per la nuova diga di Genova, un'opera di 6,2 km. Dalla nave posta a 500 metri dalle banchine di Sampierdarena una gru ha gettato il primo carico di ghiaia in mare. E' avvenuto quando il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con l'imprenditore Pietro Salini, il presidente del Porto Paolo Emilio, il sindaco Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti, il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi hanno schiacciato un bottone da Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità di sistema portuale. Il gesto è stato accompagnato dal suono di una sirena, il segnale per l'operazione da avviare dalla nave.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini partecipa all'apertura del cantiere per la costruzione della nuova diga del porto, un'opera da 1,3 miliardi che consentirà l'ingresso di navi più grandi per migliorare il traffico di merci e container.
    A Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale, Salvini, Salvini è con l'ad di Webuild Pietro Salini, con il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Giovanni Toti e il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Il ministro schiaccerà un bottone per far partire la prima gettata di ghiaia in mare, sul fondale di circa cinquanta metri su cui sorgerà l'opera, finanziata con fondi del Pnrr.
    Il cantiere è gestito dal consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild con altre aziende tra le quali Fincantieri, Fincosit e Sidra.
    La nuova diga è l'opera unica più importante del Pnrr.
    Realizzata ad una profondità che arriva in alcune parti fino a 50 metri, una delle maggiori mai sperimentate al mondo per una diga foranea, con cassoni (ne serviranno 104) alti come un palazzo di dieci piani, lunga 6,2 km, ad una distanza dalle banchine del porto di 400 metri, consentirà di avere un bacino di evoluzione per le manovre delle navi da 800 metri di diametro.

Signorini, diga Genova pronta a novembre 2026 

 "La fine di questo viaggio sarà a novembre 2026". Il presidente dell'Autorità di sistema portuale di Genova Paolo Emilio Signorini conclude così l'intervento alla cerimonia di posa della prima pietra della nuova diga del porto di Genova, guardando già al punto di arrivo, quando sarà ultimata la prima fase dell'opera con il nuovo ingresso largo 300 metri e lo spazio di manovra allargato a 800 metri. Poco prima aveva precisato: "Il cronoprogramma prevedeva la partenza dei lavori il 4 maggio, oggi, e non abbiamo motivo di non confermare anche la data di fine lavori". "E' un grande giorno e come sempre accade ci vogliono centinaia di giorni grigi per fare un giorno grande come questo, perché ci vuole molto lavoro, un lavoro fatto qui a Genova da molte persone, un lavoro straordinario che è durato tre anni e mezzo e ora iniziamo i lavori" ha sottolineato ricordando che la diga è una delle dieci opere prioritarie del Pnrr. Oggi iniziamo la prima attività - ha spiegato nel dettaglio il presidente del porto di Genova -: posiamo il materiale, lo consolidiamo e creiamo lo scanno di imbasamento". "Da oggi al 2 dicembre 2024 si effettuerà il consolidamento del fondale, dal 26 luglio di quest'anno al 14 agosto 2026 si realizzerà lo "scanno" di imbasamento. Nel frattempo inizierà la costruzione dei cento cassoni fabbricati in cemento armato, alti fino a 33 metri, larghi fino a 35 e lunghi 67 che saranno posati sul basamento a partire dal 25 settembre e fino al 29 settembre 2026. Poi ci sarà la realizzazione della sovrastruttura di cemento armato, a partire da febbraio 2024 per finire il 30 novembre 2026. La demolizione della diga attuale inizierà il 9 ottobre 2024 e sarà ultimata il 31 luglio 2026" ha concluso Signorini. Parte del materiale della vecchia diga verrà utilizzato per riempire i cassoni che costituiranno la nuova infrastruttura. Alla fine della prima fase la diga sarà lunga 4,125 chilometri, al termine l'opera sarà lunga 6,2 chilometri
   

Bucci, Intoppi? Li risolveremo come per il ponte

"Cassoni a Pra'? Cercheremo di averne meno possibile", "Fondi limacciosi? Ho fatto tanti progetti nel privato nella mia vita. Le preoccupazioni ci sono sempre, fino al giorno dell'inaugurazione, ci saranno centomila intoppi tecnici, siamo qui per risolverli tutti, come si fa con tutti i progetti, come abbiamo fatto per il ponte" e ancora "Fondale più basso? È chiaro che si può, però non serve. Sciusciâ e sciorbî no se peu (soffiare e succhiare insieme non si può). Purtroppo il fondo marino va così, se fai la diga più vicino c'è meno spazio e così non serve", sono alcune delle risposte del sindaco di Genova Marco Bucci, interpellato sulle difficoltà legate ai cantieri della nuova diga, a margine della cerimonia di posa della prima pietra. Tante le critiche avanzate dalle opposizioni, dal territorio e dagli esperti ma il primo cittadino non ha dubbi: "Avere la diga vuol dire avere più acqua, quindi anche più terra su cui dare ricaduta economica e occupazionale sulla città. Come nei secoli passati, quando Genova si allarga sul mare, genera una ricaduta sulla città stessa. Questo è il concetto chiave della giornata di oggi" e poi una suggestione: "Cosa ci sarà sulla diga? Per ora facciamo la diga, poi ci possono essere tante cose. Avevo visto un progetto con una specie di metropolitana per passare da est a ovest, ci sono tante possibilità. Per ora non diciamo nulla, è troppo presto"

Toti: "Oggi lanciamo nuovo Risorgimento"

"Non è retorica dire che oggi siamo al cospetto della storia - dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione della posa della prima pietra della nuova diga foranea di Genova - e forse non è un caso che questa cerimonia avvenga alla vigilia del 5 maggio, di quel risorgimento italiano a cui: Genova ha dato davvero tantissimo. Oggi diamo il via a un nuovo risorgimento per l'intero Paese". Toti rievoca poi la tragedia del ponte Morandi: "Per un'ulteriore coincidenza oggi abbiamo qua le stesse persone che per prime arrivarono a Genova dopo il crollo, Salvini, Rixi, Signorini, Bucci, tutti nel loro ruolo - continua il governatore - oggi mettendo la prima pietra di questa diga concludiamo un pezzo di storia, da oggi Genova irradia vibrazioni positive in tutto il Paese, questa diga fa sì che la logistica del Nord Ovest diventi davvero competitiva in Europa e lasciatemi dire che insieme a quei cassoni oggi affondiamo una politica che troppo spesso distrugge e non costruire. Come dice Einstein - conclude Toti - chi pensa che qualcosa sia impossibile non dovrebbe disturbare chi pensa che tutto si possa fare".

Rixi "Sarà simbolo dell'efficienza del Paese"

"Più dicono che è difficile fare quest'opera, più sono contento che questo Paese la voglia fare" lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi intervenendo alla cerimonia della posa della prima pietra della nuova diga del porto di Genova. "Un'opera che rilancia il sistema Italia a livello mondiale" ha aggiunto. "Sono contento perché dobbiamo far vedere che in Italia si possono fare le cose, abbiamo capacità tecniche, tecnologiche, di formazione e di spirito anche di fare sistema che altri Paesi non hanno". "Deve essere un patrimonio del Paese - ha proseguito - e deve coinvolgere tutti gli operatori privati gli armatori, chi costruisce l'opera e la parte pubblica indipendentemente da chi è al governo e chi è all'opposizione perché questo sarà un simbolo dell'efficienza e dell'efficacia del nostro Paese nelle opere pubbliche e lo faremo perché ci siamo abituati bene con il ponte san Giorgio e bisogna alzare sempre di più l'asticella".

Salini, 'rispetteremo i tempi per la diga di Genova'

"Ce la metteremo tutta. Ci mettiamo tutta la nostra buona volontà per realizzare la diga. Questo sforzo lo facciamo per il Paese. Il ponte di Genova lo abbiamo fatto noi: pensavate che sarebbe stato pronto? Forse no, invece lo è stato. Noi quando ci proviamo, ci proviamo". Lo ha detto Pietro Salini, numero uno di Webuild, capofila del consorzio "Per Genova Breakwater" (Webuild, Fincantieri, Fincosit, Sidra) che costruirà la nuova diga del porto di Genova, parlando dei tempi di realizzazione dell'opera che dovrebbe essere completata a novembre 2026, a margine della cerimonia di posa della prima pietra. Rispondendo alla domanda se i riuscirà davvero a finire in tre anni ha aggiunto: "Io spero di sì, se non ci riusciamo noi con le migliori tecnologie e con le migliori imprese di Italia vuol dire che era più difficile di quanto abbiamo pensato".

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