Centinaia di persone hanno preso
parte stamani ai funerali di Danjela Neza, 29 anni, uccisa con
un colpo di pistola venerdì scorso dal suo ex compagno in piazza
delle Nazioni, a Savona.
Anche il sindaco Marco Russo, che ha disposto la bandiera a
mezz'asta sulla facciata del Municipio, era nella chiesta del
Sacro Cuore di Gesù. "Danjela - ha detto don Giovanni Lupino
nell'omelia - ci ha costretti tutti a riflettere. Quante lacrime
dovranno ancora versare le donne, le madri, le sorelle perché
finisca la violenza? Il Dio in cui credo ha il volto di Danjela,
una innocente massacrata. Noi uomini davanti a lei dobbiamo
rinnovare l'impegno a mettere fine alla violenza. Dobbiamo
essere costruttori di amore, pace e fraternità".
Nel corso della cerimonia, anche il ricordo delle amiche più
care: "Danjela era piena di vita e di energia. Era instancabile.
Siamo tristi e arrabbiate perché non riusciamo a trovare un
senso a questo vuoto". La salma di Danjela partirà per l'ultimo
viaggio verso la sua terra d'origine, in Albania, domani.
Secondo quanto confessato dall'autore dell'omicidio ed ex
compagno di Danjela Safayou Sow quella notte i due avrebbero
avuto un ultimo incontro chiesto da Sow per cercare di
riallacciare il rapporto. I due hanno litigato a lungo fino a
quando Safayou Sow è andato in macchina, ha preso una pistola
semiautomatica calibro 22 con la matricola abrasa e le ha
sparato, forse alla nuca e forse più colpi. Poi ha telefonato al
112 e ha detto: "Ho sparato a una donna, venitemi a prendere".
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