La procura di Genova ha chiesto il
rinvio a giudizio per 30 indagati per il crack di Qui!Group, la
società di buoni pasto fondata da Gregorio Fogliani e fallita
con un passivo di 600 milioni di euro.
Il pubblico ministero Patrizia Petruzziello, insieme al
procuratore Francesco Pinto, ha chiesto il processo per 30
persone, tra cui il fondatore della società Gregorio Fogliani,
la moglie Luciana Calabria e le figlie Serena e Chiara Fogliano.
Il patron di Qui!Group era stato arrestato a luglio 2019.
Le indagini erano partite dal fallimento del colosso dei
buoni pasto nel 2018 quando il passivo della società aveva
raggiunto i 600 milioni. Tra i creditori c'erano i dipendenti ma
soprattutto migliaia di ristoranti, bar e supermercati che
avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani
aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i
ticket ai dipendenti pubblici. Dopo Qui!Group erano via via
fallite le altre società collegate a Fogliani, come la
Pasticceria Svizzera e il bar Moody.
I reati contestati sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio,
truffa aggravata e autoriciclaggio. Oltre a Fogliani la procura
aveva indagato la moglie dell'imprenditore per un periodo
amministratrice unica di Azzurra 95, considerata la cassaforte
del gruppo; Luigi Ferretto, amministratore delegato di
Qui!Group, e suo figlio Andrea. Secondo l'accusa la famiglia
avrebbe spogliato la società sottraendo i soldi per spese
personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da
favola di una delle figlie e per alimentare le casse di Azzurra
95. Adesso dovrà essere fissata l'udienza preliminare davanti al
giudice che deciderà se accogliere la richiesta e per chi.
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