È salito a tre il numero dei morti dell'incidente avvenuto oggi vicino a Ventimiglia quando un Defender dell'Esercito è precipitato in un dirupo in frazione Villatella. Sono morti sul colpo Leonardo Sensitivi, 54 anni, assistente tecnico della grafica di Carmignano (Prato) e Tiberio Ghelardini, 58 anni, assistente amministrativo, abitante a Signa (Firenze). Entrambi erano dipendenti civili del ministero della Difesa, in servizio permanente all'Istituto Geografico Militare di Firenze. La terza vittima è l'appuntato finanziere del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cuneo, Michele Pellegrino di 37 anni di Vernante (Cuneo). Pellegrino è deceduto poco dopo essere stato trasportato in elicottero al Santa Corona di Pietra Ligure a Savona.
Vi era stato trasportato in elicottero insieme alla quarta persona a bordo, Simone Bartolini, 61 anni di Scandicci, anche lui dipendente civile dell'Istituto geografico militare di Firenze: era il funzionario capomissione della trasferta a Ventimiglia, finalizzata, secondo quanto spiegato, a manutenzione, misura e materializzazione dei confini di Stato nel rispetto di accordi bilaterali italo-francesi. Un'attività di routine, che rientra tra i compiti dell'Igm che esprime profondo cordoglio per le tre vittime.
Bartolini è ferito ma fuori pericolo; sarebbe stato sbalzato o forse è riuscito a gettarsi fuori dalla macchina prima che precipitasse.
Per motivi in fase di accertamento il Defender (alla cui guida c'era Ghelardini, deceduto), che pare stesse percorrendo un tratto di strada asfaltato, è finito nel dirupo, compiendo un volo tra i venti e i trenta metri in un punto in cui la vegetazione molto fitta ha creato difficoltà ai soccorritori. Stando a quanto riferito da Bartolini al proprio ufficio, nell'immediatezza dei fatti, la vettura sarebbe ruzzolata per tre volte. Bartolini si è salvato per miracolo, in quanto è stato sbalzato (o forse è riuscito a lanciarsi) fuori dal mezzo. Sentendo il finanziere gridare gli avrebbe poi chiesto come stavano gli altri due e il militare gli avrebbe risposto che non li sentiva più respirare. In missioni di questo genere, spesso l'istituto Geografico chiede anche l'ausilio di personale militare, in questo caso un finanziere, che sappia come muoversi nelle zone di confine.
La tragedia si è consumata nell’entroterra di Ventimiglia, in frazione Villatella, dalle parti del monte Grammondo, dove il personale stava svolgendo rilievi e attività di manutenzione presso il confine di Stato italo-francese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco col soccorso alpino, la polizia e i carabinieri. Sul luogo dell'incidente hanno operato due elicotteri Grifo e Drago e decine di uomini.
Il cordoglio del ministro Crosetto
"Esprimo a nome di tutta la famiglia della Difesa e mio personale i sentimenti del più profondo cordoglio ai familiari degli assistenti amministrativi Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi e dell'appuntato della Guardia di Finanza Michele Pellegrino tragicamente scomparsi oggi a seguito di un incidente nei pressi del monte Grammondo". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo l'incidente. "Ho espresso al generale Pietro Serino, capo di Stato Maggiore dell'Esercito italiano, e al generale Andrea De Gennaro, comandante generale della Guardia di Finanza, le mie più sentite condoglianze. Tutta la Difesa si stringe idealmente alle famiglie di Tiberio, Leonardo e Michele e ai loro cari e augura una pronta guarigione al funzionario ferito", aggiunge il ministro.
Le parole del Capo di stato maggiore
Profondo cordoglio è stato espresso dal Capo di stato maggiore dell'Esercito Pietro Serino, a nome "dell'intera forza armata" per la morte di Leonardo Sensitivi e Tiberio Ghelardini, dipendenti civili dell'Istituto geografico militare, e di Michele Pellegrino, appuntato della Guardia di finanza, deceduti nell'incidente avvenuto nei pressi di Ventimiglia "durante l'attività di rilievo e manutenzione del confine italo - francese". Serino si unisce "al dolore delle famiglie e stringendosi loro con sentito e sincero affetto, augurando al contempo una pronta guarigione al collega ferito". L'Esercito, si spiega, "ha immediatamente attivato le procedure per fornire tutto il supporto e il sostegno necessario ai congiunti dei due dipendenti civili, nella consapevolezza del momento di sconforto che stanno attraversando".
L'Istituto Geografico Militare
L'Igm esprime profondo cordoglio per le tre vittime. Il comandante Pietro Tornabene ha visitato le famiglie dei due dipendenti deceduti e sono state attivate, si spiega, le procedure per fornire loro il supporto necessario. I due dipendenti morti, Leonardo Sensitivi, assistente tecnico per la cartografia, e Tiberio Ghelardini, assistente amministrativo, erano da anni in servizio all'Istituto geografico che li ricorda come due "collaboratori espertissimi, impegnati giornalmente nell'importante opera geodetica che svolgevano con passione, dedizione e professionalità". L'Istituto geografico militare di Firenze è l'ente cartografico di Stato: tra i suoi compiti istituzionali c'è appunto quello della manutenzione dei confini. Conta centinaia di dipendenti dislocati in più caserme a Firenze.
La denuncia di Confintesa Fp Toscana
Sull'accaduto è intervenuta la segreteria regionale di Confintesa Fp Toscana che in una nota spiega: "Nel tragico incidente di oggi nel quale l'auto dell'Istituto geografico militare di Firenze è precipitata in un dirupo, sono deceduti due funzionari inviati, insieme ad altri colleghi, sul posto per rilievi cartografici. Ancora morti di lavoro, ancora morti sul lavoro. L'incidente è avvenuto questa mattina nei pressi di Ventimiglia, su una strada Impervia e priva di protezioni. Purtroppo dalle ultime notizie sembra che il bilancio dei morti dell'incidente si sia aggravato". "È l'ennesima tragedia che colpisce chi sta compiendo il proprio dovere e non si può continuare così - osserva il segretario generale regionale di Confintesa Fp Toscana Sandra Badii - e ci stringiamo intorno ai familiari dei colleghi per offrire la nostra vicinanza. Il sistema sicurezza sul lavoro va rivisto, le procedure vanno riviste, le tutele vanno riviste e va rivisto anche il modo di trattare la materia nei posti di lavoro. Non si può rimandare, è urgente. E noi di Confintesa Fp che da sempre abbiamo puntato i piedi per pretendere questa sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, siamo già da subito disposti a sederci ad un tavolo per rivalutare tutto. Purtroppo ora nessuno potrà restituire i colleghi alle loro famiglie, e questo è davvero ingiusto".
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