Il Consiglio regionale della Liguria al termine di una discussione durata fino a notte fonda ha approvato il disegno di legge che istituisce l'Agenzia regionale per i rifiuti (Arlir), che sarà operativa dal primo luglio. Sono stati 18 i voti a favore (centrodestra) e 8 i contrari (Pd, Lista Sansa, M5S e Linea Condivisa). L'Agenzia sarà sottoposta all'indirizzo e al controllo della Giunta: dovrà affidare la realizzazione e la gestione degli impianti per i rifiuti urbani, regolare i servizi territoriali e degli impianti nel rispetto del sistema definito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente (ARERA). Istituisce le 'assemblee locali' composte dai sindaci che si esprimeranno con parere vincolante sulla forma di affidamento del servizio e sulle modalità di erogazion, approveranno, di concerto con gli enti competenti, le modalità del controllo operativo tecnico e gestionale, svolto dai Comuni; esprimeranno un parere sul programma degli interventi elaborato da Arlir.
Per il 2023 e 2024 è previsto un supporto finanziario a carico del bilancio regionale di 962 mila 230 (215.258 nel 2023 e 746.972 nel 2024) per coprire i costi di investimento e di gestione per l'avvio delle attività di Arlir. L'agenzia è affidata a un commissario designato dal presidente della Regione ed entro l' 1 gennaio 2024 la Giunta avvierà le procedure per la nomina del direttore. Il personale di Arlir è stimato in dieci unità.
"L'ennesimo inutile carrozzone", l'ha definito il consigliere Davide Natale (Pd) ribadendo il voto negativo del gruppo. "Una fantomatica agenzia, come se già non fosse bastata Alisa, l'azienda sanitaria che non ha risolto i problemi della sanità", ha detto il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino (Linea Condivisa).
"Nonostante un insensato, costoso e inutile ostruzionismo dell'opposizione abbiamo approvato il provvedimento. - ha replicato Toti - L'agenzia darà concretezza all'ambizioso piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel luglio scorso: l'obiettivo è la chiusura del ciclo, per rendere la Liguria autosufficiente e ridurre la Tari". L'Agenzia è "un passo decisiovo per andare a realizzare l'economia circolare legata alla gestione del ciclo dei rifiuti. Prosegue così l'impegno di Regione Liguria in questo campo - sottolineano Toti e Giampedrone -, in un percorso virtuoso avviato con la riforma del sistema del 2015, che ha consentito di passare dal 38,63% di raccolta differenziata a livello regionale del 2015 al 55,70% del 2021, con oltre 130 Comuni liguri che, sempre nel 2021, hanno superato il 65% di raccolta differenziata, contro i 32 del 2015". L'affidamento e la gestione dei servizi di raccolta rimarranno di esclusiva competenza degli enti locali territoriali.
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