E' morto, improvvisamente, a 72
anni, il pianista e compositore genovese Massimiliano Damerini.
Nel pomeriggio, nella hall del Teatro Carlo Felice, sarà
allestita la la camera ardente. I funerali si terranno domani
alle 15 nella Chiesa della Consolazione in via XX Settembre a
Genova.
L'improvvisa scomparsa di Damerini ha suscitato grande
emozione nell'ambiente musicale. Formatosi alla scuola
pianistica di Martha Del Vecchio e alla scuola di composizione
di Sergio Lauricella, Damerini è stato un protagonista del
concertismo degli ultimi cinquant'anni.
La sua formazione gli ha consentito di affrontare con grande
rigore e capacità il repertorio contemporaneo tanto da diventare
l'interprete preferito di una folta schiera di compositori del
nostro tempo, da Berio a Sciarrino, da Kurtag a Nono. Damerini
tuttavia ha sempre rifiutato ogni etichetta e ha affrontato
nella sua lunga carriera un ampio repertorio, da Mozart e
Beethoven al Romanticismo e al primo Novecento.
All'attività concertistica ha affiancato quella creativa e
quella didattica. Per decenni è stato titolare della cattedra di
musica da camera nel conservatorio Paganini di Genova e più
recentemente ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia e
all'estero. La sua arte è stata riconosciuta a livello
internazionale: nel 1992 ha ottenuto il Premio Abbiati come
artista dell'anno.
Poche settimane fa aveva pubblicato la sua ultima fatica,
l'ottavo e ultimo album dedicato all'integrale delle Sonate di
Beethoven realizzate con la collaborazione del figlio Luca come
tecnico del suono.
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