Si è concluso questo pomeriggio il
primo degli incontri tecnici rivolto agli enti locali liguri
organizzati su richiesta dei Comuni dalla struttura
commissariale per chiarire alcuni aspetti specifici circa il
progetto di ricollocamento della nave rigassificatrice Golar
Tundra al largo della costa di Vado Ligure e il relativo
collegamento con la rete nazionale del gas naturale. Al centro
della riunione, le caratteristiche dell'infrastruttura definita
"strategica, sicura e con un impatto ambientale sostenibile".
Hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Vado Ligure,
l'ad e tecnici di Snam Fsru Italia, i tecnici del Rina, il
direttore generale di coordinamento della struttura
commissariale e i referenti dell'autorità di sistema portuale
del Mar Ligure Occidentale. In video collegamento, il presidente
della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri. L'incontro nella
sede regionale di via Fieschi ha permesso alle parti coinvolte
di conoscere i dettagli legati all'impianto offshore, la cui
entrata in esercizio è prevista entro la fine del 2026.
Nel corso dell'incontro Snam ha esposto i tre criteri
principali di identificazione del sito: specchio acqueo adatto
per l'ormeggio della Fsru e per le operazioni delle navi
metaniere, breve distanza tra posizionamento della nave e rete
nazionale di trasporto gas naturale - circa 20 km - e infine la
capacità della stessa rete di sostenere in sicurezza una portata
fino a 5 miliardi di metri cubi di gas l'anno. Dopo un esame
tecnico Snam ha identificato in Vado Ligure il sito più adeguato
per le sue potenzialità marittime e logistiche. Per
l'attraversamento della linea di costa Snam ha previsto la
realizzazione di un micro tunnel sotterraneo che consentirà di
minimizzare gli impatti. Sarà inoltre attuato un capillare piano
di mitigazione ambientale con interventi di rimboschimento e
opere paesaggistiche di ripristino della vegetazione lungo la
rete. Il prossimo incontro tecnico è previsto il 31 agosto con
il Comune di Quiliano. Gli altri già calendarizzati sono con i
Comuni di Altare, Cairo e Carcare. Verrà coinvolto anche il
Comune di Savona, perché di prossimità e come parte
dell'Autorità Portuale di riferimento.
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