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Idrocarburi in mare Vado Ligure per 250 mila metri quadrati

Idrocarburi in mare Vado Ligure per 250 mila metri quadrati

Scoperti dal Roan della Guardia di finanza. Indagini in corso

VADO LIGURE, 31 agosto 2023, 12:52

Redazione ANSA

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Roan Gdf - RIPRODUZIONE RISERVATA

Roan Gdf - RIPRODUZIONE RISERVATA
Roan Gdf - RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa mattina un elicottero della sezione aerea del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Genova, durante un'attività di ricognizione aerea delle coste liguri, ha individuato un ampio sversamento di probabile idrocarburo con un'estensione di circa 250 mila metri quadrati nelle acque antistanti la diga del porto di Vado Ligure.
    Le sale operative della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Savona, in coordinamento tra loro, hanno disposto l'immediato intervento dei rispettivi mezzi navali e aerei per verificare la reale entità dello sversamento, stabilirne la tipologia di prodotto presente in mare e attivare le urgenti misure per verificarne l'origine, monitorarne l'evoluzione, contenerne gli effetti e tentare la bonifica. La tempestività dell'intervento congiunto e la sinergia tra Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, durato circa tre ore, ha consentito di arginare subito l'estensione dell'area contaminata e procedere, grazie anche all'impiego di speciali mezzi disinquinanti, alla completa bonifica dell'area interessata dallo sversamento.
    La reattività del dispositivo, oltre ad aver scongiurato un importante danno ambientale, ha consentito di intraprendere anche, sotto il coordinamento della Procura di Savona, ulteriori approfondimenti di polizia giudiziaria, con prelievi e campionatura dello sversamento, diretti ad accertare le eventuali responsabilità di quanto accaduto e risalire agli autori del grave illecito ambientale.

   Non è ancora chiaro da dove si sia originato lo sversamento: se da una condotta, una cisterna, una nave o altro ancora. Sono inoltre in corso le analisi per determinare esattamente la tipologia di idrocarburo. Il reato contestabile all'eventuale responsabile che dovesse essere individuato al termine delle indagini potrebbe variare a seconda della dinamica accertata: un guasto accidentale, un errore umano, una negligenza o addirittura un gesto doloso. Scongiurato, in ogni caso, qualsiasi danno ambientale: la tempestività dell'intervento ha permesso di isolare e riassorbire gli idrocarburi senza conseguenze per l'ambiente marino.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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