Il presidente ligure Giovanni Toti
critica il sindaco di Savona Marco Russo, che ieri ha chiesto un
confronto sul rigassificatore da installare a Vado Ligure
(Savona), accusandolo di fare comizi invece di informarsi nelle
previste sedi istituzionali. "Le dichiarazioni rilasciate dal
sindaco di Savona Marco Russo, che parla di mancanza di
confronto istituzionale sul tema del rigassificatore, sono prive
di fondamento" scrive oggi Toti, che è anche commissario per il
rigassificatore.
"Le riunioni tra la struttura commissariale e i Comuni
interessati all'opera sono continue e ogni dettaglio è stato
trasmesso, come così ogni suggerimento da parte loro è stato
recepito dalla struttura. Questo confronto istituzionale si
svolge nelle sedi opportune, ovvero laddove vengono convocate le
riunioni: il consiglio comunale e le commissioni del Comune di
Savona possono fare tutte le valutazioni che ritengono
pertinenti, certi che il sindaco i suoi tecnici sapranno
trasmettere tutte le informazioni ricevute" ha detto ancora
Toti.
"Un altro discorso è confondere il confronto istituzionale
con i comizi, come ha fatto il sindaco in questo periodo: un
atteggiamento probabilmente dettato dalla necessità di
distogliere l'attenzione sui molti temi irrisolti dalla sua
amministrazione, anche di carattere ambientale" dice il
presidente ligure.
"Siamo aperti ad ogni confronto e il sindaco Marco Russo ha
a disposizione documenti e tecnici per ogni chiarimento -
continua il commissario -. Lo stesso sindaco può usufruire di
tutti i momenti amministrativi per presentare proposte,
considerazioni, suggerimenti, indirizzi del suo consiglio
comunale. La partecipazione di un commissario governativo a
comizi di propaganda spacciati per confronti francamente non è
dovuta e, da parte di un primo cittadino che alla luce del suo
ruolo dovrebbe conoscere procedure e regole, non sarebbe neppure
da pretendere. Fare la spalla a comizi per nascondere le proprie
mancanze amministrative è davvero fuori da ogni procedura".
Nei giorni scorsi centinaia di savonesi hanno manifestato
contro l'impianto formando una catena umana in spiaggia. Anche
il vescovo ha chiesto un confronto con il territorio mentre gli
industriali di Savona chiederanno modifiche al progetto.
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