Nuovi spazi per ricerca e sviluppo
con un innovativo Test & Demo Center per condividere con i
clienti le strategie e costruire soluzioni progettuali di
trasformazione digitale, con un investimento che permetterà di
aumentare di una cinquantina di unità nei prossimi tre anni il
numero di occupati - attualmente sono 1700 in Italia un
centinaio dei quali a Genova - e incrementare il fatturato con
i nuovi progetti legati al Pnrr. Sono questi gli obiettivi del
gruppo Dedalus, principale fornitore europeo di software
sanitari e diagnostici, che consolida la sua presenza nel
capoluogo ligure con una nuova sede al Porto Antico. "Lo scopo
di questa sede è investire in ricerca e sviluppo e in
aggregazione di competenze - spiega Massimo Angileri, ad di
Dedalus Italia - perché l'area demo ci permetterà di ospitare i
clienti che gestiscono con noi progetti e soluzioni complesse".
L'azienda, terza nel mondo per la gestione delle cartelle
cliniche digitali, è presente in circa 1000 strutture sanitarie
e 600 tra laboratori e centri diagnostici, con soluzioni che
gestiscono su base annua circa il 40% delle attività di ricovero
ospedaliero, il 45% degli interventi chirurgici, il 75% degli
esami diagnostici di laboratorio e anatomia patologica, il 30%
degli accessi di pronto soccorso, il 20% dell'intera popolazione
italiana per le attività di screening oncologico, e circa il 50%
dei medici di medicina generale. "La prossima sfida è quella
della sanità territoriale, che è uno dei punti del Pnrr -
aggiunge Angileri - con la gestione del paziente a casa, a
partire dalla telemedicina". L'apertura della nuova sede, una
delle più importanti a livello mondiale per il gruppo, mette
Genova al centro di una rete di eccellenza nel comparto hitech
legato alla sanità. "Il fatto che la sede italiano di questa
grande multinazionale sia da noi è un motivo di orgoglio -
conclude il sindaco Marco Bucci - perché è al Porto Antuco, a
conferma della nostra qualità di vita, e perché si tratta di
tecnologie moderne, che rientrano in una dei settori scelti
nello sviluppo della città che è l'alta tecnologia, e che ci
permette di competere a livello mondiale".
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