Dopo quella nel centro storico, il Comune apre due nuove "case dei riders", punti d'appoggio - magazzino, servizio, ciclo-officina, locale riscaldato - per una categoria di lavoratori che spesso non ha un posto dove riposare tra una consegna e l'altra. Il progetto di fattibilità tecnico economica è stato approvato dalla giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi e dell'assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Mario Mascia.
Si tratta dell'installazione di due moduli prefabbricati.
"Saranno posizionati in via dei Cebà, nel centro città, dietro a Galleria Mazzini, e a Sampierdarena in via Degola - spiega il vicesindaco Piciocchi - il progetto viene incontro a una specifica richiesta del mondo sindacale, associativo e del volontariato, con particolare attenzione a una categoria di lavoratori, che negli ultimi anni ha visto un'importante crescita. Hanno svolto un lavoro molto sentito dalla cittadinanza soprattutto nei mesi della pandemia e oggi sono entrati a tutti gli effetti nelle abitudini di moltissimi genovesi". L'assessore Mascia aggiunge: "L'istanza di avere nuove case dei riders dislocate sul territorio cittadino è stata avanzata sia dal consiglio comunale sia durante il periodico tavolo comunale del lavoro da parte dei sindacati maggiormente rappresentativi della categoria ed è stata sviluppata nel corso di molteplici incontri di approfondimento. Quando si è posto il tema della copertura economica e della fattibilità del progetto, il collega Piciocchi è riuscito ad individuare una soluzione non scontata che garantisce la copertura dei costi e gli allacci essenziali al servizio. Così questi lavoratori in costante movimento da una parte all'altra della città potranno fare affidamento su due nuovi punti di appoggio, ristoro e riparo per provvedere alla piccola manutenzione delle loro bici, per ricaricare le batterie o semplicemente per godere di una pausa".
La spesa per l'allestimento dei due moduli e di 66mila euro.
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