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Ponte Morandi: sequestrato 1 mln ad aziende fantasma post crollo

Ponte Morandi: sequestrato 1 mln ad aziende fantasma post crollo

Avrebbero ottenuto illegittimamente i ristori pubblici

GENOVA, 15 gennaio 2024, 19:30

Redazione ANSA

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Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro di quasi un milione di euro nell'ambito dell'inchiesta sulle aziende 'fantasma' che avrebbero ottenuto illegittimamente i ristori pubblici per essere state danneggiate dal crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). È stata la Procura di Genova a chiedere il blocco dei fondi per sei società. Nei giorni scorsi il pubblico ministero Giancarlo Vona aveva chiuso le indagini per 10 persone accusate di avere detratto quella cifra dalle dichiarazioni dei redditi delle proprie imprese approfittando delle agevolazioni erogate alle società delle zone 'rossa' e 'arancione'.
    Secondo la guardia di finanza, a ideare il sistema sarebbero stati Cristina Gazzotti e Alessandro Colliva, rispettivamente legale rappresentante e direttore dell'intermediario Ge.Co.
    Consulting, con sede a Bologna. Erano loro a presentare gli F24 attraverso i quali veniva effettuata la compensazione delle tasse. Gli altri otto sono titolari di imprese. Per l'accusa, alla fine del 2019 alcune aziende si erano trasferite all'interno del perimetro della 'zona rossa' o 'arancione' disegnata dall'allora commissario per l'emergenza Giovanni Toti dopo il crollo. Gli investigatori avevano scoperto che si trattava di imprese arrivate all'improvviso, che avevano assunto decine di dipendenti per godere dei ristori o degli sgravi fiscali, altre avrebbero avviato una attività solo sulla carta, fruendo comunque del credito di imposta. Le indagini hanno messo in evidenza che alcune aziende si sono costituite ex novo, altre hanno trasferito il loro domicilio fiscale fittiziamente, altre ancora hanno affittato pochi metri quadrati senza mai risultare operative.
   

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