Arriveranno nel pomeriggio all'Istituto Giannina Gaslini di Genova due piccoli pazienti palestinesi bisognosi di cure, accompagnati dal personale dell'ospedale pediatrico ligure. L'equipe sanitaria, composta dal medico Giacomo Tardini e dall'infermiera Ilaria Reale, si era recata ieri in Egitto per accoglierli e accompagnarli nel capoluogo ligure, nell'ambito della missione umanitaria in favore di oltre cento bambini vittime del conflitto Israelo-palestinese promossa dal governo.
"Il nostro ospedale pediatrico - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - dal 18 gennaio svolge attività di coordinamento sanitario e triage per tutti i bambini palestinesi soccorsi dalla missione, successivamente ospitati in diverse strutture ospedaliere italiane. Ancora una volta si conferma in prima linea per tutelare la salute di tutti i bambini del mondo". Secondo l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola, "si tratta della terza equipe ad aver raggiunto le zone di confine, a dimostrazione dell'impegno profuso e della continuità nel fornire assistenza dove è più necessario". Questa missione, commentano il presidente dell'ospedale Gaslini Edoardo Garrone e il direttore generale Renato Botti "che ha coinvolto il nostro Istituto su indicazione del Ministero della Salute conferma ancora una volta lo spirito di servizio e la disponibilità degli operatori del Gaslini, che immediatamente hanno risposto alla richiesta di aiuto, per poter curare i più deboli e portare anche un messaggio di speranza e solidarietà".
Una prima equipe, partita da Roma per l'Egitto il 18 gennaio, aveva predisposto il trasferimento di 11 pazienti pediatrici palestinesi in gravi condizioni presso il Gaslini e altri tre ospedali italiani. Il team, composto da Andrea Moscatelli, responsabile del dipartimento emergenza e accettazioni e dell'unità operativa complessa terapia intensiva neonatale e pediatrica, da Ubaldo Rosati, responsabile delle Relazioni Internazionali, e dalle infermiere pediatriche Federica Penco e Paola Leveratto, ha gestito l'organizzazione sanitaria del trasporto e della sistemazione di ciascun bambino, una volta avvenuto il trasferimento su suolo nazionale. Una seconda equipe composta dal Gianluca Piatelli, direttore dell'unità operativa complessa di Neurochirurgia, Mattia Pacetti, neurochirurgo e dall'infermiera Maria Elena Formaggio si è recata negli Emirati Arabi il 29 gennaio per realizzare alcuni difficili interventi neurochirurgici. Si tratta di curare bambini trasferiti dalla Striscia di Gaza con gravi lesioni neurochirurgiche riportate in seguito a ferite da arma da fuoco o crolli conseguenti ai bombardamenti. Il team grazie agli accordi fra i Ministeri della Salute italiano e emiratino, coadiuvati dall'Ambasciata Italiana negli Emirati, ha potuto operare in uno dei più prestigiosi ospedali di Abu Dhabi, il Burjeel Medical City, dove i bambini, con ciò che restava delle loro famiglie, sono stati trasferiti.
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