Più di 26 milioni di euro i ricavi
dall'export della musica italiana nel 2023, per un totale di
entrate da royalties che segna +20% rispetto al 2022: sono i
dati Deloitte per Fimi - presentati al convegno La Galassia
della Creatività Digitale al ministero della Cultura.
I risultati 2023 celebrano un percorso di rimonta dei consumi
di musica italiana a livello globale avviato nel 2020: in 4 anni
l'ammontare dei ricavi è aumentato di più di 15 milioni, +130%
rispetto all'anno della pandemia. La crescita è guidata dai
ricavi digitali (+11%, quasi 21 milioni): lo si evince in questi
giorni dagli ascolti in streaming delle canzoni sanremesi, che
guidano le classifiche global di piattaforme audio e video con
successi straordinari. Su Spotify la playlist Sanremo 2024 ha
macinato numeri da record ed è diventata - per la prima volta in
assoluto - la prima al mondo per ascolti e ascoltatori: un
record che non si è limitato al solo giorno del lancio ma si è
esteso anche all'intera settimana del Festival, generando un
aumento del 10% degli ascolti di musica italiana sulla
piattaforma rispetto al 2023. Un esempio è fornito dalla Top
Songs Debut Global (9-11 febbraio) della piattaforma, in cui
svettano 7 canzoni sanremesi su 10. Ed è una prima volta anche
per YouTube, che nella sua Global Charts nella settimana del
Festival ha registrato il debutto di 5 videoclip di Sanremo in
Top 100. Ma i ricavi da royalties sull'estero crescono anche sui
prodotti fisici, +130% rispetto al 2022 per un totale di 1.5
milioni, sulle sincronizzazioni (+124%) e sui diritti connessi
(+11%).
"Questi grandi risultati testimoniano il forte piano di
investimenti delle aziende discografiche nel repertorio locale,
che è stato valorizzato dall'innovazione digitale che le ha
investite negli ultimi anni e che si è reso protagonista di un
importante ricambio generazionale in grado di esportare con
sempre più autorevolezza la musica italiana nel mondo" afferma
Enzo Mazza, ceo di Fimi.
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