"Non so se abbia scelto Giorgia
Meloni da sola. Credo che le vittorie come le sconfitte non
abbiamo mai un padre o una madre così netto. Certamente il
centrodestra ha sottovalutato la difficoltà della sfida e il
cambio di un candidati presidente, sacrificando l'uscente, e
sceglierne uno non ha agevolato la scelta degli elettori verso
il centro destra". Lo ha detto il governatore ligure Giovanni
Toti commentando il risultato delle elezioni in Sardegna. "Le
responsabilità mi interessano molto poco - ha spiegato -. Quello
che mi interessa, come hanno sottolineato da Roma tutti i leader
del centrodestra, è che tutto questo sia di lezione per quello
che dovremo:affrontare in futuro. Nei prossimi 24 mesi si voterà
nella maggior parte delle regioni e nei principali comuni e
penso che si debba fare il tagliando all'allenamento della
squadra". Una sconfitta che, per Toti, deve servire da esempio
per le scelte future. "Non è indifferente il fatto di scegliere
sui territori e non a Roma, dove l'ottica è quella degli
interessi di una politica nazionale che talvolta è diversa da
quelli locali - ha detto -. Il coinvolgimento delle forze
civiche, di partiti regionali che spesso sono in grado di fare
la differenza, e il fatto che la motivazione di militanti e
dirigenti che vengono coinvolti nella scelta è superiore a
quella di chi gestisce una scelta fatta altrove. Le
amministrative sono un'alchimia diversa dalle politiche e dalle
europee: i partiti nazionali alle amministrative non sempre
performano come nel voto di opinione a livello nazionale o
europeo, anzi spesso hanno performance inferiori proprio perché
molto consenso viene drenato da situazioni diverse a livello
territoriale. Credo che tutto questo debba portare a una
riflessione e spero che il centro destra, che è la coalizione a
cui faccio riferimento nel prossimo futuro, faccia una
riflessione ampia - conclude Toti - che va dalle modalità di
scelta dei candidati delle coalizioni, delle aggregazioni
territoriali, alle scelte sulle liberalizzazioni dei mandati per
sindaci e presidenti di regione che, senza nulla di personale,
evidentemente hanno un loro peso e può essere che ne abbiamo
ancora di più in futuro".
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