La task force per l'ambiente e
la salute della Regione Liguria ha espresso parere favorevole ad
avviare un'indagine epidemiologica per stabilire l'impatto sulla
popolazione della mancanza delle barriere fonoassorbenti nel
nodo autostradale genovese rimosse da Aspi nel 2019 a seguito
dell'inchiesta post crollo del ponte Morandi. Lo comunica
l'assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola
in Consiglio regionale rispondendo a un'interrogazione
presentata dal consigliere Sergio Rossetti (Azione).
L'indagine si svilupperà in tre fasi: "l'individuazione della
popolazione a rischio, la definizione degli eventi avversi come
ansia o disturbi del sonno da indagare e la misurazione
dell'esposizione ambientale con una rete di misurazione del
rumore specifica", spiega Gratarola.
L'assessore precisa che "la realizzazione di queste tre fasi
permetterà di misurare l'impatto del rumore sulla salute, lo
studio richiederà almeno un anno e impegnerà un budget di circa
150 mila euro". Rossetti evidenzia che "le barriere sono state
tolte nel 2019 e i lavori per montare quelle nuove si
concluderanno nel 2030. La popolazione vive sostanzialmente in
autogrill, con la finestra di casa che dà sulla corsia
autostradale. La Giunta Toti si è adoperata e ci ha presentato
un programma: ne prendiamo atto e valuteremo coi tecnici se la
ricerca è adeguata nel tempo, nel metodo e negli obiettivi. Mi
pare che sia un primo passo per verificare come stanno questi
liguri e genovesi che vivono intorno all'autostrada e che sono
stati abbandonati".
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