"Mai avuto da Aspi indicazioni di
problemi infrastrutturali sul Polcevera né mai mi furono chieste
limitazioni al traffico per questioni di sicurezza". Lo ha detto
in aula, come testimone citato dalla difesa, Giacomo Giampedrone
allora assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione
civile
Giampedrone nel 2017 aveva risposto a una interrogazione
fatta dagli allora consiglieri del Pd Paita e Ferrando in cui si
chiedeva di far sapere che indicazioni avessero avuto in Regione
sulle condizioni di sicurezza del Morandi. L'assessore risposte
di avere sentito il direttore di tronco Marigliani (uno dei 58
imputati, ndr). "Nessuna risposta formale, ma ve ne fu una
informale. Io contattai quel giorno il direttore di Tronco
Marigliani, e lui mi disse che i lavori in corso visibili non
avevano nulla a che fare con elementi strutturali, interventi di
questo tipo ci sarebbero stati nel 2018. Mi rispose che i disagi
non erano legati a problemi strutturali".
"Mi fu ribadito che in quel momento non erano in corso
interventi di consolidamento strutturale. Paita non chiese di
avere la risposta in forma scritta alla sua istanza, anche
perché quella che io avevo fornito nel corso dell'assemblea era
una risposta 'ultronea' rispetto al nostro ruolo".
Giampedrone ha sottolineato come prima del crollo non ha mai
ricevuto comunicazioni ministeriali su problematiche al Morandi.
"E mai Aspi chiese limitazioni al traffico per questioni di
sicurezza". Se lo avesse chiesto "avremmo gestito la parte
esterna, se lo avessero segnalato a noi comunque avremmo
comunicato allo Stato tramite la prefettura". Se Aspi avesse
chiuso "avremmo dovuto gestire un'emergenza di traffico e per
chi ci abitava sotto, quindi avremmo attivato un tavolo
emergenziale per intervenire".
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