Nel 2024 le compagnie di crociera
impiegheranno una forza lavoro multinazionale di quasi 300.000
marittimi e decine di migliaia di dipendenti a terra. E i
"marchi" aderenti a Clia (Cruise lines international
association), cioè più del 90% del totale, contano oggi su una
forza lavoro proveniente da più di 150 Paesi e offrono
occupazione e avanzamenti di carriera.
E' su questi presupposti che Clia e Accademia della Marina
mercantile italiana (dal 2011 riconosciuta Fondazione Its per la
mobilità sostenibile nei settori marittimo e della pesca) hanno
siglato oggi, a chiusura della tre giorni della Clia cruise week
Europe, a Genova, un patto per sviluppare la collaborazione nel
campo della formazione marittima, a partire proprio dalle
crociere. Uno degli obiettivi del protocollo di intesa firmato
da Eugenio Massolo, presidente dell'Accademia della Marina
mercantile e dal direttore generale di Clia Europe,
Marie-Caroline Laurent, è sviluppare collaborazioni per
incoraggiare i giovani a intraprendere le professioni del mare.
"Il settore delle crociere offre fantastiche opportunità di
carriera, offrendo un ambiente di lavoro inclusivo e
multiculturale con eccellenti opportunità di avanzamento -
commenta Marie-Caroline Laurent -. Siamo molto lieti di
costruire la nostra collaborazione con l'Accademia Italiana
della Marina Mercantile per contribuire a ispirare la prossima
generazione di marittimi." Per Massolo "Questo memorandum
rappresenta una pietra miliare significativa perché può
rafforzare il rapporto tra l'associazione e i futuri equipaggi
di bordo".
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