Un "viaggio nel tempo" all'interno
di una nobile dimora ottocentesca rimasta immutata nei secoli e,
al tempo stesso, la possibilità di conoscere il dietro le quinte
del lavoro dei conservatori di beni artistici, visitando alcuni
spazi di ricerca. È questo lo spirito con il quale Palazzo Reale
di Genova festeggia il bicentenario della fondazione con
l'inaugurazione dei Nuovi Depositi, la riapertura
dell'appartamento del Principe e una serie di appuntamenti
dedicati. "Il 5 aprile del 1824 il Palazzo diventava Reale -
spiega Luca Leoncini, direttore delle collezioni - e in questa
occasione abbiamo deciso di riaprire l'appartamento, voluto da
Carlo Alberto per Vittorio Emanuele e la sua giovane sposa Maria
Adelaide D'Asburgo, e di rendere visitabili alcuni dei nostri
depositi che contengono dipinti, arredi, mobili e tessuti, molti
dei quali inediti e curiosi. Oggetti che permettono di capire,
oltre alla vita di palazzo, anche il nostro lavoro dietro le
quinte, fatto di ricerca, analisi, proprio a contatto con spazi
funzionali, come questi".
Un'idea, quella dei Nuovi Depositi, che era nata negli anni
Novanta e che oggi si concretizza. "Questi spazi sono
strettamente collegati alle sale espositive - spiega Alessandra
Guerrini, direttrice dei Musei Nazionali di Genova - e vogliono
essere fruibili non solo per rendere visibili manufatti
altrimenti nascosti alla vista, ma anche per mettere in luce una
parte straordinaria e affascinante della storia di una grande
residenza aristocratica genovese e dei meccanismi che ne
garantivano il funzionamento". I nuovi allestimenti saranno
aperti dal 9 aprile e si potranno visitare acquistando il
biglietto di ingresso dei Musei Nazionali di Genova.
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