Si chiamerà Grendi Futura la terza
nave della flotta del gruppo Grendi, la prima di proprietà, che
segna il ritorno all'armamento diretto della compagnia dopo
oltre dieci anni, arrivata ieri in bacino a Genova, dove resterà
per un mese per una serie di lavori di manutenzione e il cambio
di livrea. "Con questa operazione - commenta Antonio Musso,
amministratore delegato di Grendi Trasporti marittimi - il
gruppo ritorna armatore diretto, confermando l'impegno a lungo
termine dell'azienda nel migliorare costantemente la propria
offerta di collegamenti e servizi. Grendi Futura sarà impiegata
sia sulle rotte nazionali sulla Sardegna che internazionali
verso il Nord Africa". La scelta di ribattezzare Grendi Futura
la nave Wedellsborg, 180 metri di lunghezza, costruita nel 2014,
battente bandiera italiana, già in noleggio alla compagnia e
adibita al trasporto di container e mezzi rotabili tra i
terminal di Marina di Carrara, Olbia, Cagliari e il Nord Africa,
è stata presa a larga maggioranza con una votazione online da
dipendenti, clienti e fornitori del gruppo di logistica
integrata. L'acquisto, già annunciato a marzo, è stato
perfezionato attraverso la partecipata Nav.Co, società
neo-costituita con sede a Genova e controllata al 51% da Grendi
Trasporti Marittimi e al 49% da Finaval. L'operazione, del
valore complessivo di circa 34 milioni di euro, è stata
finanziata per il 70% dell'importo da Crédit Agricole Italia in
qualità di banca agente e da Banca Popolare di Sondrio.
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