L'Enpa sta curando un giovane
airone cenerino che è stato consegnato ieri dai Carabinieri
Forestali di Rapallo dopo che un grosso pino "su cui si trovava
il suo nido è stato abbattuto a seguito di un'ordinanza
comunale, perché considerato pericolante". Un secondo airone è
morto nel crollo dell'albero. L'associazione Gaia ha intanto
annunciato un esposto alla magistratura.
L'airone ferito "è rimasto per diverse ore mezzo schiacciato
e incastrato tra le fronde dell'albero caduto e una recinzione
ed è stato trasportato in gravissime condizioni al nostro Cras"
denuncia l'Enpa. "Al suo arrivo, ci è parso subito in stato
critico: abbattuto, incapace di alzarsi, disidratato,
estremamente debole. Stiamo facendo di tutto per salvarlo, e per
adesso resiste, ma non è affatto fuori pericolo!.
L'associazione denuncia in una nota "che secondo la legge è
vietato apportare qualsiasi forma di disturbo a uccelli in
nidificazione. Ergo, alberi e siepi con nidi occupati -
nidificazione in atto, dunque presenza di coppia occupata nei
preparativi, uova/pulli - non possono essere assolutamente
abbattuti".
L'associazione Gaia Animali e Ambiente, invece, "sta
presentando un esposto alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Genova perché si risalga ai responsabili di questo
atto di sfregio verso esemplari di avifauna che sono una specie
protetta dalla Convenzione di Berna, dalla Legge 157/92, che
vieta anche la distruzione e danneggiamento dei nidi in
particolare nel periodo di riproduzione, e sono presenti nella
lista rossa Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione
della Natura) in quanto specie minacciata dalla crescente
sparizione degli ambienti acquatici e dall'inquinamento delle
acque".
"Vogliamo piena luce sulle responsabilità", dichiara il
presidente nazionale di Gaia Edgar Meyer. "Dalle notizie che
trapelano il pino era su un terreno comunale e la richiesta del
taglio era arrivata da Rfi con successiva Ordinanza del Comune
di Rapallo del 16 maggio". "Il danneggiamento o uccisione delle
specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può
integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi
dell'art. 544 ter cod. penale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA