Rina, gruppo multinazionale di
ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ha
presentato il nuovo piano strategico con l'obiettivo di
raggiungere quota 2 miliardi di euro di ricavi organici al 2030
e il 20% di margine operativo lordo (Ebitda).
Un'ulteriore spinta alla crescita potrebbe arrivare da
operazioni di fusioni e acquisizioni: Rina è infatti attiva sul
mercato con un focus particolare sulle aree di interesse
strategico che il nuovo piano ha identificato. I capitali
provenienti dai nuovi azionisti, insieme all'impegno a sostenere
ulteriormente il gruppo nella crescita, saranno di importanza
nello sviluppo del piano di M&A.
Contestualmente l'assemblea dei soci di Rrina ha approvato
oggi il bilancio 2023 che vede ricavi pari a 797 milioni di
euro, in crescita del 10% rispetto al 2022, e un Ebitda del 13%.
L'utile netto sale a 12,5 milioni di euro. Grazie a un inizio
anno molto positivo, Rina ha chiuso il primo trimestre 2024 con
una raccolta ordini di circa 310 milioni di euro e a ricavi
gestionali pari a 210 milioni di euro (+17%). I risultati del
primo trimestre consentono di confermare la guidance
economico-finanziaria per l'anno in corso.
"Sono davvero felice di essermi unito allo straordinario team
Rina e di avere l'opportunità di guidarlo in questa fase
evolutiva che stiamo vivendo", afferma Carlo Luzzatto,
amministratore delegato e direttore generale.
"Sono molto lieto di avere avuto la possibilità di completare
l'operazione che ha portato all'entrata di Fondo Italiano
d'Investimento nel nostro azionariato", afferma Ugo Salerno,
presidente esecutivo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA