Nelle scorse ore, i neo-eletti
sindaci dei Comuni della provincia di Imperia sotto i 3mila
abitanti hanno ricevuto una circolare dalla Prefettura di
Imperia che li invita a rispettare il parere sulla parità di
genere del Ministero dell'Interno nella formazione delle
rispettive giunte comunali. La questione era emersa la scorsa
settimana dopo che l'ANSA aveva verificato che erano state
formate giunte tutte al maschile in almeno sette Comuni
dell'Imperiese. Era stata ricordata la normativa secondo la
quale sindaco e presidente della provincia nominano i componenti
della giunta "nel rispetto del principio di pari opportunità tra
donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi". Ma
subito dopo essere stati eletti, i sindaci dei Comuni di Airole,
Castellaro, Diano San Pietro, Dolceacqua, Isolabona, San Lorenzo
al Mare e Mendatica hanno "promosso" nell'esecutivo solo uomini.
A questi, nei giorni scorsi, si sono aggiunti altri Comuni, tra
cui Soldano e Molini di Triora.
Per essere in regola, i sindaci dovranno attuare una vera e
propria istruttoria che dimostri la rinuncia, da parte delle
donne elette in consiglio comunale, di ricoprire ruoli in
giunta. Anche se, ricorda sempre la normativa, è possibile
affidare l'incarico assessorile ad un soggetto esterno al
consiglio comunale. Nel caso in cui le procedure non siano state
attuate in maniera corretta, si rischia di perdere eventuali
ricorsi al Tar che potrebbero invalidare gli atti di giunta.
Ad annunciare un ricorso al tribunale amministrativo, la
scorsa settimana, sono stati alcuni cittadini del Comune di
Gorreto, in provincia di Genova. Anche qui, al momento della
composizione della giunta non è stata rispettata la norma in
materia di parità di genere.
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