Una società per azioni e una Srl,
operanti nella provincia di Brescia, sono accusate di aver
fornito alla struttura Commissariale Nazionale, costituita per
l'emergenza da Covid-19 circa 165 milioni di mascherine non
conformi ai requisiti di legge, conseguendo un profitto illecito
quantificato in oltre 35 mlioni di euro.
E' per questo che i militari del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria di Brescia e del Gruppo di Savona della
Guardia di Finanza stanno eseguendo, nelle province di Brescia,
Lucca e Pisa, un provvedimento di sequestro preventivo di oltre
35 milioni di euro disposto dal gip di Brescia, e un decreto di
perquisizione emesso dalla Procura Distrettuale lombarda, nei
confronti delle due società e dei rispettivi legali
rappresentanti. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di
frode in commercio, frode nelle pubbliche forniture,
riciclaggio, autoriciclaggio, e di violazioni in tema di
dispositivi di protezione individuale. Alle società è anche
contestata la legge sulla responsabilità amministrativa degli
enti derivante da reato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA