Con 75 eventi meteo idrogeologici
estremi sulla costa dal 2010 al giugno 2024 la Liguria è la
prima Regione del nord Italia più colpita da mareggiate,
allagamenti, trombe d'aria ed esondazioni nell'ultimo
quindicennio. Tra i Comuni italiani Genova è secondo con 36
eventi meteo-idro estremi sulla costa. Lo rileva il 'Rapporto
Spiagge 2024' di Legambiente secondo cui nelle aree costiere
italiane crescono gli eventi idrogeologici estremi: 816 quelli
registrati negli ultimi quindici anni, il Mezzogiorno l'area più
colpita della Penisola con al primo posto la Sicilia con 170
eventi. Seguono la Puglia con 104, la Calabria con 82, la
Campania con 78 e, prima regione del nord, la Liguria con 75, a
distanza l'Emilia Romagna con 29, il Veneto con 28 e il Friuli
Venezia Giulia con 15.
Rispetto ai Comuni al primo posto Bari con 44 eventi
meteo-idro estremi registrati, poi Genova con 36, Agrigento con
32 e Palermo con 27. Degli 816 eventi meteo idrogeologici
estremi 295 sono allagamenti da piogge intense, 226 i danni da
trombe d'aria e raffiche di vento, 83 da mareggiate, 81 danni
alle infrastrutture, 47 esondazioni fluviali, 23 danni da
grandinate, 21 frane da piogge intense, 19 danni da siccità
prolungata, 12 legati alle temperature record in città e 9 danni
al patrimonio storico.
"I dati ci dicono che la Liguria è al quarto posto tra le
Regioni italiane e prima regione del nord, mentre Genova è al
secondo posto, dopo Bari, tra i Comuni italiani per numero di
eventi-idro estremi sulla costa. - commenta il presidente di
Legambiente Liguria Stefano Bigliazzi - I numeri ci preoccupano
e ci fanno dire che è indispensabile agire concretamente per
ridurre il danno. Se in assoluto l'investimento nella tutela del
territorio è il miglior modo di spendere il denaro pubblico, per
Genova e per la Liguria vale ancora di più: serve a tutelare la
vita delle persone ed anche a difendere lo sviluppo economico
portato dal turismo. In una regione ove le spiagge pubbliche
sono ridotte al lumicino, l'intervento pubblico a tutela del
territorio è anche il miglior modo di difendere i diritti di chi
opera bene, altro che difendere i privilegi di chi ha
concessioni scadute".
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