Nell'ambito del "Lerici Music
Festival" prende il via domenica prossima un breve ciclo di
conversazioni su musica e storia, con ospiti illustri e
un'attenzione particolare per l'opera e per l'Ottocento. L'idea
è quella di dare uno spessore storico a temi che sono oggi
attuali e significativi e di farlo offrendo percorsi di analisi
non consueti. Nel primo incontro (28 luglio, ore 18,30, Fortezza
Firmafede, Sarzana), Emilio Sala parlerà di come si possa nel
XXI secolo ripensare e risignificare l'opera, genere quanto mai
nostalgico e legato al passato. Nel secondo (31 luglio Lerici),
con Francesco Izzo, si metterà a fuoco l'importanza e il
significato dell'edizione critica delle opere di Verdi
soffermandosi sul caso di una singola opera nelle sue due
versioni, I Lombardi alla Prima crociata e Jerusalem. Infine, a
chiudere il ciclo (7 agosto Lerici), la curatrice Carlotta Sorba
dialogherà con Maurizio Roi, presidente del festival, su un tema
particolarmente interessante che parte dall'Ottocento ma investe
anche la nostra società: la presenza su tutto il territorio
nazionale di un numero di teatri decisamente superiore a quello
riscontrabile in qualsiasi altro paese europeo.
Tutti aspetti direttamente e indirettamente presenti nel
volume appena pubblicato proprio da Emilio Sala: "Opera, neutro
plurale" presenta categorie, personaggi, figure, luoghi comuni e
non comuni di quello spettacolo musicale che chiamiamo 'opera' e
che si radunano qui come voci di un libro che si propone
apparentemente come un'enciclopedia da sfogliare senza un ordine
preciso, saltando da un termine a un altro, partendo da "acuti"
per arrivare a "Zeitoper".
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