Ad un anno di distanza il comitato
"Fermiamo il mostro", che conta oltre 9000 membri e si oppone al
Rigassificatore di Vado (Savona), ha voluto ricordare la
manifestazione del 31 agosto 2023 quando migliaia di persone
parteciparono in quantità "oltre ogni previsione" alla prima
serata di informazione sul rigassificatore.
"Ricordiamo quella serata non per autocelebrazione ma perché
da quel momento prese il via una battaglia dei cittadini e dei
sindaci che purtroppo è ancora in corso. La ricordiamo perché
tra qualche settimana si voterà per le elezioni regionali, in
seguito al terremoto giudiziario che ha portato agli arresti di
Giovanni Toti e Matteo Cozzani, nell'ambito di un'inchiesta che
ha smascherato, a prescindere dalle sentenze che verranno,
l'inclinazione di certa politica nell'agevolare alcuni poteri
economici a scapito degli interessi collettivi - scrivono in una
nota-. Dopo gli arresti, molti degli stessi politici che hanno
sempre sostenuto il trasferimento del rigassificatore a
Savona-Vado hanno dichiarato di aver cambiato idea e di essere
contrari all'operazione. Molti, ma non tutti: ad esempio non ha
cambiato idea Toti, così come alcuni dei suoi più vicini sodali,
come l'onorevole Ilaria Cavo, che pare tra i possibili candidati
alla presidenza della Regione. Mostrando di non aver compreso un
granché della questione e di recitare a pappagallo il copione
scritto da Toti, Cavo aveva dichiarato che il rigassificatore
non avrebbe cambiato molto nella rada di Savona-Vado perché
sarebbe collocato nell'area già destinata alle petroliere".
Il Comitato vuole poi sottolineare che " non ci si può fidare
nemmeno di chi ora dichiara di essere contrario al
rigassificatore dopo aver sempre votato a favore nelle sedi
istituzionali. Di fatto la decaduta giunta regionale ha
consegnato al governo la decisione finale, facendo tutto il
possibile affinché il progetto sia approvato. Ora, di fronte
alla protesta popolare e alla vigilia delle elezioni qualcuno
dice di aver cambiato idea, ma chi ci assicura che personaggi
del genere dopo il voto non si accodino ai voleri del governo?".
Per il gruppo "Fermiamo il Mostro" la nuova giunta regionale
dovrà avere come punto fondamentale "la strenua opposizione al
trasferimento del rigassificatore a Savona Vado" che dovrà
essere la condizione per poter essere considerati votabili.
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