Un netto cambio di strategia per la
gestione del territorio che dovrà partire dalla tutela
dell'ambiente e della biodiversità e svilupparsi attraverso
scelte partecipate e condivise dalle persone. Sono queste le
priorità che Legambiente presenta ai candidati alla presidenza
della Regione Liguria. Sono state illustrate dal presidente
nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, assieme al presidente
Ligure Stefano Bigliazzi.
Proposte che vanno dall'approvazione di una legge regionale
sulla partecipazione per impianti e infrastrutture per la
transizione ecologica; alla revisione del Piano Territoriale
Regionale, dall'approvazione di un Piano Energetico che porti
alla totale decarbonizzazione del sistema elettrico entro il
2035, all'istituzione di nuove aree protette, all'emanazione di
una legge contro il consumo di suolo, al piano regionale
sull'economia circolare per la filiera dei rifiuti urbani.
"Con le nostre proposte - spiega Ciafani - vogliamo proporre
uno scenario ambizioso per una Liguria che vuole perseguire
convintamente gli obiettivi europei del Green Deal". Una delle
principali sfide, infatti, riguarda il futuro ambientale di una
regione che negli ultimi anni si è trovata a fronteggiare
numerose criticità: dall'aumento degli eventi meteo estremi
causati dalla crisi climatica all'erosione costiera, dal consumo
di suolo all'inquinamento.. "Criticità che vanno affrontate al
più presto con interventi puntuali e ben strutturati - continua
Ciafani - replicando quelle buone pratiche già attive sul
territorio". Quello che è urgente, spiegano, èun piano di
adattamento al cambiamento climatico. "Lo sviluppo della nostra
regione passa dalla capacità di superare le sfide che il nostro
territorio ci pone - conclude Bigliazzi - e non dalla volontà di
aggirare le regole del nostro ordinamento giuridico. Chiediamo
che le opere necessarie siano condivise con la popolazione,
seguendo le regole della partecipazione".
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