"Ce lo avevano descritto come il
cantiere modello della giunta del fare, ma la realtà è molto
diversa come succede spesso alla narrazione del Sindaco Bucci.
Ad un controllo di routine al cantiere del Palasport, gli
ispettori di ASL hanno rilevato ponteggi irregolari, hanno
assistito alla fuga di due operai mentre altri hanno presentato
documenti falsi, come nelle peggiori vicende di sfruttamento del
lavoro e dei lavoratori, che eravamo convinti di esserci
lasciati alle spalle almeno nei cantieri delle grandi opere
pubbliche. Cosa succede davvero nel cantiere del Waterfront?" Lo
chiede il segretario genovese del pd Simone D'Angelo in una
nota.
"È possibile che nonostante il fiume di denaro pubblico, 23
milioni per il riacquisto del Palasport e 150 milioni per la
riqualificazione del quartiere, l'appaltatore utilizzi
lavoratori non in regola, senza tutele economiche e di sicurezza
sul lavoro? E tutto ciò, nonostante il grave incidente sul
lavoro del luglio scorso. Bucci e Piciocchi hanno dimostrato
grande attenzione alle esigenze dell'azienda costruttrice,
riacquistando a peso d'oro il Palasport e disponibili perfino a
prendere in affitto per 16 anni due piani di un immobile ancora
da realizzare, ci auguriamo che possano dedicare attenzione
anche alle condizioni dei lavoratori nel cantiere - dice ancora
D'Angelo -. Il Waterfront viene descritto come l'opera simbolo
della giunta comunale, chiediamo al Comune di vigilare per
quanto di sua competenza sulla salute e sulla sicurezza dei
lavoratori. Bucci e Piciocchi chiariscano la catena e la
regolarità dei subappalti a cascata, che nel nostro programma ci
impegniamo a vietare, e dicano ai genovesi cosa sta accadendo
davvero in quel cantiere".
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