A causa dei bassi salari in Liguria
nel 2023 il 44,7% delle famiglie non è riuscito a risparmiare e
il 18,7% non è riuscito a sostenere le spese impreviste, dati
migliori di quelli nazionali dove sono il 45,5% le famiglie che
non riescono a risparmiare e il 30,2% quelle incapaci di
fronteggiare spese impreviste. Lo denunciano il commissario
straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni e il segretario
generale Uilca Liguria Silvio Trucco al convegno 'Il ruolo del
credito in Liguria nel contrasto alle nuove povertà' organizzato
dal sindacato dei lavoratori che operano nel settore del credito
in occasione del mese dell'educazione finanziaria.
Secondo i dati elaborati dal responsabile del centro studi
'Orietta Guerra' Roberto Telatin "oggi in Liguria la soglia di
povertà per una famiglia di tre componenti di cui uno tra 0 e 3
anni e due tra 30 e 59 anni è in un range fra i 1.339 e i 1.407
euro, mentre in Italia la stessa tipologia di famiglia ha una
soglia di povertà compresa fra i 1.308 e i 1.462 euro".
La Uilca Liguria mette in evidenza che "nel 2022 il credito
al consumo in Liguria è cresciuto del 5,9% e nel 2023 del 5,7%,
una tipologia di prestito legata ad esempio all'acquisto di una
lavatrice o di un telefonino, per contro c'è stato un calo dei
prestiti per l'acquisto delle case del -2,3% nel 2023, dopo una
crescita del 2,5% nel 2022. Meno case e più lavatrici e
telefonini significa una società che pensa al breve termine e
non al medio lungo". "A livello nazionale nell'arco di un
decennio i prestiti totali comprese le imprese nel complesso
sono diminuiti del 11,8%, i mutui per la casa sono aumentati del
7,68%, i prestiti personali sono aumentati del 103% le cessioni
di stipendio sono aumentate del 101% e continua la crescita del
'buy now pay later' sulle piattaforme di e-commerce che rischia
di essere una nuova bolla subprime, per la facilità di arrivare
al sovraindebitamento", paventa il sindacato.
"Abbiamo creato una generazione di working poor che in
Liguria come nel resto del Paese necessita dell'housing sociale
per poter vivere - affermano Ronzoni e Trucco - con i bassi
salari diventa difficile anche costruirsi una pensione
integrativa o una famiglia o generare dei figli".
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