La superficie agricola utilizzata
in provincia di Imperia dal 2010 al 2020 è cresciuta del 6,9%
arrivando a 14.858 ettari, il 12,9% del territorio provinciale,
un incremento trainato in particolare dalle coltivazioni di
fiori e piante ornamentali che raggiungono il 63,5% dei terreni
agricoli seminativi, più del doppio della media regionale
arrivata al 27,8%. Sono i dati emersi dal 7° Censimento generale
dell'agricoltura nelle Regioni italiane curato dall'Istat
secondo cui "la maggiore vocazione agricola di Imperia rispetto
alle altre province liguri emerge dall'incidenza più elevata di
superficie agricola totale (SAT) e superficie agricola
utilizzata (SAU) sul territorio provinciale rispettivamente del
16,4% e del 12,9%".
Imperia è stata l'unica provincia ligure dove nell'arco del
decennio 2010-2020 si è registrato un aumento della superficie
agricola utilizzata, a Genova nello stesso periodo è calata del
20,6% scendendo a 10.185 ettari, a Savona del -14,6% a 9.372
ettari e alla Spezia del -5,5% a 6.777 ettari.
L'imperiese con il 36% dei 41.192 ettari di superficie
agricola utilizzata in Liguria ha assunto una leadership nel
settore a livello regionale, ma non è riuscita a compensare il
calo complessivo del -8,2%.
Le aziende agricole con centro aziendale in Liguria sono
oltre 12mila, pari all1,1% di quelle italiane. I capi azienda
donne sono il 33,3% del totale, mentre le persone con meno di 40
anni alla guida delle aziende sono l'11,3%: entrambi valori
superiori alle medie nazionali. La manodopera familiare nelle
aziende agricole liguri rappresenta quasi il 65% del personale,
mentre quella straniera incide per il 19,6%: entrambi dati
superiori alle rispettive medie nazionali.
Le aziende che hanno effettuato almeno un investimento
innovativo nel triennio 2018-2020 sono circa 2mila, pari al
16,2% delle aziende agricole regionali, rispetto a una media
nazionale dell'11%.
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