"Ancora una volta si parla di
sicurezza quando c'è un morto, non è più possibile fare così.
Sì, è veramente uno stillicidio in tutta Italia e continua
questa drammatica conta. Purtroppo adesso è toccato al porto di
Genova e siamo qui in blocco. Abbiamo proclamato 24 ore di
sciopero, vogliamo capire cosa è successo, vogliamo verificare,
vogliamo che non succeda più e che si facciano tutti gli
interventi necessari per evitare queste tragedie". Così Roberto
Gulli, segretario generale Uil Trasporti di Liguria, commenta la
tragedia nel porto di Genova presso il varco Etiopia.
"Che cosa si può fare? Che cosa si deve fare oggi?
Sicuramente ci vuole una maggiore attenzione da parte di tutti e
bisogna creare tutte quelle procedure, tutte quelle istruzioni
che possono mitigare al massimo queste situazioni" ha aggiunto.
"La prevenzione passa dalla formazione, quindi dagli
investimenti. Noi sono anni che cerchiamo di fare il possibile
per ottenere un sostegno anche economico per far sì che la gente
sappia come comportarsi in difficoltà, in situazioni di
pericolo. Purtroppo siamo ancora carenti. Si investe troppo
poco".
"Una persona che esce per andare a lavorare, per portare il pane
alla famiglia, che non possa tornare a casa è veramente una
tragedia immane. Noi lo abbiamo sempre posto quale primo dei
punti fondamentali del nostro lavoro, il nostro obiettivo, è
arrivare ad incidenza zero. Sappiamo che è utopia, ma noi ci
proviamo e continueremo a lottare per ottenere dei risultati che
possano un giorno dire abbiamo salvato anche una sola vita" ha
detto Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria.
"Ancora una volta si deve parlare di sicurezza sul lavoro
quando c'è un incidente mortale, non è possibile andare avanti
così. Nella domanda ci sarebbe già la risposta. Siamo alle
soglie del 2025, siamo nello stesso luogo dove nel 2007 dopo 5
giorni di rabbia e disperazione su questo varco è nata una legge
nazionale sulla rappresentanza, la sicurezza, di cui faccio
parte anch'io, che sono gli RLS di sito, ma questo non credo sia
il il tema. Ho compiuto 57 anni ad ottobre, quando ho parlato
del 2007 fai i due conti eravamo tutti molto più giovani ed
eravamo al 32esimo morto su questo varco. Ovviamente senza
pensare a quello che è stata la dinamica sulla quale ci sono
indagini, ovviamente ma le problematiche sono quelle, una forte
produttività, una spinta a fare forse velocemente" ha detto Luca
Franza, coordinatore delegati compagnia RLS di sito del porto di
Genova.
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