"Spiace constatare come la
narrazione fatta prima di Natale non corrisponda alla realtà:
nei tre Pronto Soccorso visitati la situazione infatti era fuori
controllo. Tra San Martino, Villa Scassi e Galliera oggi erano
oltre 350 i cittadini in attesa di cure. Il carico maggiore era
sulle spalle degli ultimi due PS, oggi completamente intasati e
con i malati costretti ad attendere in locali affollati,
inidonei e quasi certamente non rispondenti alle norme
sanitarie. Peraltro, non si capisce come mai il San Martino, che
ha una capienza quasi tre volte superiore agli altri PS, abbia
preso in carico solo il 40% del totale dei pazienti". Così, il
capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano in una nota.
"Peccato: il presidente di Regione non ha accettato l'invito
che gli avevo fatto in Consiglio regionale di visitare insieme i
Pronto Soccorso degli ospedali genovesi. L'ho aspettato invano
per più di un'ora fuori dal San Martino: evidentemente aveva di
meglio da fare che metterci la faccia ora che si sta registrando
il primo picco influenzale. Pazienza, ma voglio essere
collaborativo e raccontare per numeri il quadro visto oggi al
San Martino, al Galliera e al Villa Scassi".
"Il presidente di Regione ha intenzione di affrontare queste
problematiche con interventi efficaci o ha intenzione di
raccontarci ancora a lungo quella dell'uva? Non è affatto vero
che sta dando risposte credibili e purtroppo a pagarne le
conseguenze sono i cittadini e il personale sanitario. Il piano
sbandierato prima delle Feste ha dato esito negativo: la prova
l'abbiamo avuta con l'emergenza al Galliera e al Villa Scassi.
Fallita del tutto, poi, l'idea di rispondere ai malati con il
servizio di Guardia medica, incapace di sopperire all'emergenza
per la mancata copertura dei poli" ha aggiunto Giordano.
"Al presidente Bucci rinnovo l'invito a visitare insieme gli
ospedali liguri per toccare con mano il disagio che vivono
quotidianamente i cittadini. Rinnovo però l'invito a fare il
giro quando ci sono i picchi stagionali: è nelle emergenze che
si vede se un Ente ha o meno un piano credibile per rispondere
alle istanze dei malati", conclude Giordano.
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