Le Cinque Terre dichiarano
guerra alle targhe in plastica "fai da te" che segnalano la
presenza di un affittacamere o di un bed and breakfast nelle
case storiche dei borghi. I comuni di Riomaggiore, Vernazza e
Monterosso hanno introdotto di concerto una variante al
regolamento comunale di arredo urbano e pubblico decoro per
normare le modalità di affissione delle targhe che riportano il
Codice identificativo nazionale diventato obbligatorio.
"Materiali, colori e forme devono armonizzarsi con il carattere
architettonico degli edifici e nello specifico le targhe devono
essere realizzate con materiali pregiati come rame, ferro
battuto, ceramica, pietra, ardesia, legno tinteggiato, vetro o
materiali trasparenti di qualità", specifica il regolamento che,
in caso di targhe multiple nello stesso stabile, impone queste
siano coordinate per dimensioni, materiali e posizionamento al
fine di "armonizzarsi con l'architettura dell'edificio".
Le targhe non devono superare le dimensioni di 21 per 30
centimetri e non è consentita l'installazione di targhe luminose
sui balconi, sulle recinzioni a giorno o sulle tende. Se non
esiste una superficie muraria idonea accanto all'ingresso, la
targa può essere collocata in alternativa sui cancelli o sulle
recinzioni laterali. Tutte le nuove installazioni dovranno
essere sottoposte a verifica e approvazione da parte degli
uffici tecnici comunali. Le amministrazioni "invitano tutti gli
operatori del settore ricettivo a rispettare le modalità
indicate e a collaborare per la realizzazione di un ambiente
urbano esteticamente appropriato al prestigio e alla bellezza
dei luoghi delle Cinque Terre".
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