Un immobile confiscato alla
criminalità organizzata nel centro storico di Genova diventerà
una 'Casa della legalità' in accordo con la Procura della
Repubblica, enti e associazioni: un luogo che consentirà di
tutelare soprattutto le donne, le fasce deboli fornendo un
appoggio giuridico e legale ai soggetti più fragili, attraverso
una cooperazione orizzontale tra pubblica amministrazione e
associazioni. È il progetto illustrato dall'assessore al
Patrimonio del Comune di Genova Francesco Maresca in commissione
comunale
"Il primo immobile che stiamo cercando ospiterà una casa
della legalità in centro storico - anticipa -. Cerchiamo un
immobile consono, di grande metratura, e a tal proposito è già
in programma ad inizio febbraio un incontro con il procuratore
della Repubblica per discutere su alcune possibilità in centro
storico, e mettere in piedi una concreta collaborazione".
"Il secondo progetto del Comune di Genova riguarda la nascita
di una 'casa della cultura', della musica e delle arti in
generale, per venire incontro agli artisti, non soltanto locali,
che faticano a trasmettere in città la loro arte e la cultura. -
continua l'assessore - Anche in questo caso è in atto la ricerca
di un immobile adatto e ci sono proposte ed idee che valuteremo.
Terzo progetto, trovare un immobile per i giovani genovesi e
non, e non soltanto universitari, perché a Genova ci sono tanti
giovani meno considerati, che fanno lavori importanti, come i
giovani portuali, ottimi riparatori navali, e saldatori, le cui
professioni sono linfa vitale per la nostra comunità e che
possono e devono essere maggiormente inseriti nel tessuto
cittadino".
I beni confiscati alla criminalità organizzata a
disposizione del Comune di Genova sono 68, nel 2025 è in
programma la partecipazione a cinque nuovi bandi, mentre a fine
anno il Comune ha partecipato e vinto un bando di Regione
Liguria, per ottenere finanziamenti del valore di 100 mila euro,
per lavori di manutenzione straordinaria alla copertura del
tetto di uno degli immobili assegnati in Via Giambattista Vico,
che diventerà una casa di accoglienza e supporto alle famiglie
disagiate e in difficoltà. I lavori saranno terminati entro la
fine del 2025.
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