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Morto su chiatta a Lavagna, chieste otto condanne

Morto su chiatta a Lavagna, chieste otto condanne

Comandante Anselmi era rimasto stritolato da una cima

GENOVA, 14 gennaio 2025, 18:21

Redazione ANSA

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Il pubblico ministero Daniela Pischetola ha chiesto la condanna per otto persone ritenute responsabili della morte di Vincenzo Anselmi, comandante di 54 anni, avvenuta mentre lavorava a bordo dell'Aqua II, imbarcazione dell'itticoltura Aqua. L'incidente era avvenuto a Lavagna a dicembre 2017. In particolare la pm ha chiesto la condanna a un anno e tre mesi per il datore di lavoro e a otto mesi per gli altri sette: si tratta del responsabile della sicurezza della Aqua e di sei tecnici dell'ente certificato Bureau veritas che avevano controllato il macchinario.
    Anselmi era rimasto stritolato da una cima legata a una campana che, a sua volta, era stata collegata al corpo della gru dell'imbarcazione. Un collega aveva provato a liberarlo ma era rimasto schiacciato dalla cima anche lui, riportando gravi ferite agli arti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la barca era in mare con due marinai a bordo e due sommozzatori in acqua per compiere operazioni di manutenzione in seguito a una mareggiata. Ad un tratto un indumento di Anselmi sarebbe rimasto impigliato tra la campana e la cima e lui sarebbe stato imprigionato. A non funzionare sarebbe stato il pulsante di sicurezza che blocca il sistema di movimentazione delle gabbie. Oggi hanno parlato anche le difese degli otto (tra gli altri gli avvocati Angelo Paone, Simone Vernazza, Riccardo Lamonaca). La sentenza dovrebbe arrivare il 5 febbraio.
   

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