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Posata in via XX Settembre pietra d'inciampo per Pompilio

Posata in via XX Settembre pietra d'inciampo per Pompilio

Piciocchi, un gesto che ha un valore inestimabile

GENOVA, 21 marzo 2025, 15:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Posata in via XX Settembre (all'altezza del numero 119R) la posa della pietra d'inciampo dedicata al prigioniero politico genovese Cesare Pompilio, ucciso con altri 66 martiri della strage nazifascista di Cibeno, al poligono di tiro di Fossoli di Carpi il 12 luglio 1944.

La posa di questa mattina rientra tra gli eventi della Memoria 2025 e del progetto più ampio voluto da Aned Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti e Fondazione Fossoli, che prevede la posa di pietre d'inciampo per tutti i martiri della strage nazifasciste.

Alla posa sono intervenuti il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi, la vicepresidente della Fondazione Fossoli Maria Cleofe Filippi, il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratú e Filippo Biole' in rappresentanza di Aned Genova e del Comitato posa pietre d'inciampo città metropolitana di Genova. Presenti una rappresentanza degli studenti dell'Istituto Ravasco e della scuola media Convitto Colombo succursale.
    "Quella delle pietre di inciampo è una iniziativa che sta a cuore al Comune di Genova - spiega il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi - un momento di riflessione per tenere viva la memoria della Resistenza e delle nostre radici, della Liberazione, della giustizia e dei valori della nostra Costituzione, da trasmettere alle generazioni presenti e quelle future. Abbiamo unito il passato al futuro tramite la partecipazione attiva della comunità, delle famiglie, degli studenti e di chiunque coopera per i valori fondanti della democrazia e della libertà. Genova ha pagato un tributo di sangue enorme, ribadiamo la ferma condanna al nazifascismo e il ruolo della nostra città, medaglia d'oro al Valor militare, protagonista della democrazia. Oggi abbiamo posato un piccolo blocco di pietra, un gesto all'apparenza semplice ma dal valore inestimabile: un inciampo di cuore e testa nel luogo dove è stato arrestato Cesare Pompilio, martire della strage nazista di Fossoli. Un uomo che ha avuto il coraggio di vivere il primato della coscienza e di opporsi al nazifascismo. Guardiamo a questi giovani, a questi esempi di coraggio, tenacia, forza, ideali contro le intolleranze, le minacce alla democrazia che oggi sono ancora più surrettizie, nascoste e subdole. Invito pertanto tutti il 25 aprile, per l'80esimo anniversario della Liberazione, quando avremo la visita a Genova del presidente della Repubblica Sergio Mattarella". 

    Cesare Pompilio nacque nel 1912 a Trieste, trasferitosi a Genova frequentò il ginnasio e il liceo Doria, la Società genovese di scherma e si distinse per la vita dedicata allo studio, al lavoro. Arrestato a Genova nell’aprile del 1944 da un ufficiale tedesco, subì violenze alla Casa dello Studente, fu tradotto nel carcere di Marassi e quindi a fine maggio nel campo di Fossoli dove fu barbaramente ucciso. La memoria dei 67 martiri della strage di Fossoli tramite la Fondazione, il lavoro con le Scuole, e la Società Schermistica “Cesare Pompilio” fondata a Genova nel 1958 tengono viva la sua memoria insieme a tutti coloro che si fermeranno a riflettere su questa pietra di inciampo.
   

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