Su 58 campioni d'acqua analizzati, soltanto 20 rientrano nei limiti di legge. Sono questi i risultati del monitoraggio di Legambiente dei laghi in Lombardia e che ha interessato i bacini di Iseo, Lario, Maggiore, Varese e Garda. Dei 38 siti le cui analisi microbiologiche hanno dato esito negativo, 12 sono risultati inquinati e ben 26 fortemente inquinati (ossia con valori di batteri d'origine fecale doppiamente superiori ai limiti previsti dalle normative sulle acque di balneazione).
La maglia nera va al Lago Maggiore, con ben 8 punti critici sul totale degli 8 analizzati. A seguire il Lago d'Iseo (con 8 punti inquinati su 12), il Lario (13 punti su 19), il Ceresio (5 su 6) e, infine, il Lago di Garda (4 su 10). Il più in salute, invece, è il lago di Varese, con 3 punti positivi su 3.
I dati sono stati presentati a Milano nella conferenza di chiusura della campagna "Goletta dei Laghi 2014", che ha avuto come ultima tappa lombarda la sponda bresciana del Lago di Garda.
Qui sono ben 4 i punti critici emersi dai rilievi, di cui tre fortemente inquinati e uno inquinato. Rispetto al 2013, si confermano fortemente inquinati i campioni prelevati a Salò nel canale dei pressi della spiaggia, a Padenghe alle foci del rio Maguzzano e del torrente nei pressi del porto. Inquinato, inoltre, il punto alla foce del canale a Rivoltella di Desenzano. Entro i limiti di legge, invece, la foce del torrente Barbarano a Salò, che negli ultimi 5 anni per quattro volte era stata bocciata dalle analisi della Goletta.
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