(di Stefano Rottigni)
Due scacchiere, una in bianco e nero, l'altra colorata, destinate a portare i giocatori per ora a quattro, ma in futuro a tre. Il Re è il leone, la Regina è la leonessa, il Cavallo è la zebra, la Torre è la giraffa, i pedoni sono i leoncini, mentre l'alfiere, forse, è la paperella. I due prototipi sono stati realizzati da Olindo Romano, in carcere perché condannato in via definitiva all'ergastolo con la moglie, Rosa Bazzi, per la strage di Erba (Como), l'11 dicembre del 2006: quattro vittime tra cui un bambino di due anni.
I coniugi, rei confessi ma che poi avevano ritrattato la loro confessione, erano stati condannati per l'omicidio di Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, di poco più di due anni, della madre di Raffaella, Paola Galli, e di una loro vicina di casa, Valeria Cherubini. Il marito della Cherubini, Mario Frigerio, riuscì a salvarsi nonostante una profonda ferita alla gola. Divenne il principale teste dell'accusa e riconobbe Olindo come uno dei suoi aggressori. La Cassazione parlò di prove inconfutabili, giudicò "solida" la testimonianza di Frigerio ed escluse per gli imputati dei vizi di mente. Per i supremi giudici di trattò di un omicidio non causato dalla pazzia, ma riconducibile ad "un meccanismo reattivo generato da sentimento di odio, grettezza, individualismo covati per lungo tempo" nei confronti di Raffaella e del marito, Azouz Marzouk. Quest'ultimo personaggio controverso che negli ultimi mesi ha messo in dubbio la colpevolezza di Olindo e Rosa. Per la Cassazione, fu una strage pianificata da entrambi per vecchi rancori di vicinato.
L'ex netturbino, in attesa che i suoi legali, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, depositino una richiesta per la revisione del processo, ha realizzato due modelli cartacei della scacchiera, avvalendosi del materiale che gli è stato fornito in carcere, in cui si trova dal 2008, da qualche tempo non più in isolamento. Potrebbero valere per il gioco degli scacchi e della dama: uno di questi è colorato con caselle verdi e bianche e, per poter giocare in più di due persone, Olindo ha ridotto il numero dei pezzi per ogni giocatore che ha a disposizione un solo Re, una sola Regina, un solo Alfiere, una sola Torre, un solo Alfiere e la metà dei pedoni. Al centro della scacchiera una rosa. L'altra è invece in bianco e nero e ha meno caselle rispetto a una comune ma, su ogni lato, ha un rettangolo con altre sei caselle. Dagli appunti presi in carcere, si capisce che Olindo, per custodire la scacchiera, una volta realizzata, pensa a una scatola di plastica colorata mentre pensa di sostituire i pezzi con degli animali, appunto il leone, la leonessa e altri.
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