Il cappellano del carcere di
Bergamo "deve occuparsi di anime" e non di "strategie difensive.
Così come io non mi occupo di anime, gradirei che non si
occupasse di processi e linee difensive". L'avvocato Claudio
Salvagni, uno dei difensori di Massimo Bossetti, non ha
apprezzato che il cappellano del carcere di Bergamo, stando a
quanto gli è stato raccontato, avrebbe consigliato a Bossetti
una linea difensiva diversa e di "rivalutare la sua posizione".
Con la sua collega, Silvia Gazzetti, l'avvocato aveva parlato
in mattina di "pressioni" su Bossetti perché confessi. "Non
confessa - ha detto Salvagni - perché non ha proprio nulla da
confessare in quanto non ha fatto nulla".
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