Roberto Lodola, il fratello della
donna segregata in casa e morta all'ospedale di Pavia, tre anni
fa aveva segnalato la situazione ai servizi sociali del comune.
"Ma il suo convivente non lo voleva, ha sempre detto che ci
pensava lui a curare mia sorella", avrebbe riferito agli
inquirenti l'uomo, secondo quanto riporta oggi la Provincia
Pavese. Laura Carla Lodola, 55 anni, a quanto si apprende aveva
anche una sorella con la quale però non si incontravano da una
quindicina di anni.
La donna quindi era completamente affidata al suo convivente
e ancora non è stato possibili accertare quando le sue
condizioni sono cominciate a peggiorare. L'uomo comunque nel
2010 aveva chiesto un'aspettativa, dopo aver lavorato per 20
anni come custode al Collegio Nuovo di Pavia. "Ci disse che
doveva occuparsi della convivente che non stava bene - fanno
sapere dalla struttura - Fino a luglio è rientrato ogni tanto
poi non l'abbiamo più visto".
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