I due presunti terroristi arrestati
oggi parlavano di colpire la base militare di Ghedi, nel
Bresciano, e di altri obiettivi in Italia. Lo ha detto il
procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli. I due
pensavano di addestrarsi militarmente "in territorio siriano" e
avevano scaricato dalla rete un manuale per i 'mujahidin
occidentali'. Il tunisino e il pakistano avevano i documenti in
regola e vivevano in Italia da anni, in particolare nel
Bresciano, a Manerbio.
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