Si chiama "l'oggetto che non c'è"
il progetto grazie al quale la Fondazione Together To Go (Tog),
che cura gratuitamente 107 bambini con problemi neurologici, ha
prodotto i suoi primi strumenti riabilitativi con stampante 3d.
I nuovi ausili sono più leggeri e sostenibili rispetto a quelli
tradizionali e anche personalizzabili su misura dei bambini
curati nel centro di viale Famagosta a Milano. I primi strumenti
riabilitativi con stampante sono stati creati in collaborazione
con Opendot, un network di progettisti con competenze nelle
nuove tecnologie di fabbricazione digitale. Tog e Opendot
autoproducono prototipi innovativi, personalizzabili,
sostenibili economicamente ed ecologicamente (prodotti con
filamenti biodegradabili di origine naturale) e modulabili a
seconda delle necessità e delle caratteristiche dei bambini.
L'obiettivo è permettere al bambino di raggiungere una maggiore
autonomia, incentivandolo nell'inserimento alla vita sociale
attraverso ausili adatti.
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