Se deve entrare nel processo la corrispondenza, talvolta dal contenuto scabroso, tra Massimo Bossetti, imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio, e una detenuta del carcere di Bergamo, Gina, questa deve essere acquisita tutta. E' la richiesta dei difensori del muratore di Mapello, in risposta all'istanza del pm Letizia Ruggeri che aveva appunto chiesto l'acquisizione di alcune di queste lettere. "Queste lettere - ha detto l'avvocato Paolo Camporini - vanno contestualizzate e si tratta di lettere sintomo di una situazione affettiva compromessa, tanto che in paese più civili del nostro, sono allo studio dei provvedimenti proprio sull'affettività in carcere". "Si tratta - ha proseguito il legale - di corrispondenza tra adulti e che non contiene riferimenti alle ricerche nei computer (di Bossetti, ndr), come sostenuto dall'accusa. Se serve per delineare la personalità dell'imputato in quelle lettere vi è una ripetuta proclamazione di innocenza e di fiducia nei giudici".
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