Vuole essere un progetto di industria sociale e di formazione professionale dei detenuti della Casa di reclusione di Opera e una risposta concreta per il reinserimento sociale e lavorativo "Luce per il futuro", il percorso nell'ambito del quale i detenuti produrranno apparecchi led per le smart cities. Il progetto nasce su iniziativa dello stesso carcere di Opera che è l'istituto più grande d'Europa, Invictor Led, azienda specializzata in costruzione e progettazione di apparecchi a led, Banca Prossima (la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al no profit) e Fondazione FITS!. Dieci detenuti, ma l'esperienza potrebbe estendersi ad altri, si specializzeranno nella produzione di apparecchi di illuminazione a led e otterranno l'assunzione a tempo indeterminato nell'azienda Invictor Led. Un'esperienza che varrà anche dopo il fine pena. La linea di assemblaggio ha una capacità produttiva annua da 6.000 a 8.000 apparecchi a led per esterni destinati alle smart cities.
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