"Milano è indiscutibilmente in un momento di rinascita". Lo ha detto l'arcivescovo di Milano, il card. Angelo Scola, ospite del programma 'Il Diario di Papa Francesco' su Tv2000 in merito alla visita di Papa Francesco a Milano il prossimo 25 marzo. "Anche dal punto di vista artistico - ha sottolineato Scola - i visitatori sono enormemente aumentati, stiamo raggiungendo Roma e Firenze. Sta tornando la grande tradizione milanese: 'Milano con il cuore in mano'. Sta crescendo qualcosa soprattutto nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti che sta rendendo attuale in una forma nuova questa attitudine che è propria della 'Milano città di mezzo'. E un ruolo importante - aggiunge l'arcivescovo di Milano - lo detiene il volontariato non solo quello cattolico.
Pisapia mi disse che senza il volontariato non sarebbero riusciti a garantire neanche il minimo welfare ai cittadini. C'è un insieme di energie positive. Mi sembra che stia maturando un'attitudine molto significativa a capire che siamo in una società plurale ma con un grande desiderio di confronto con l'altro". "Dentro la grande tentazione che noi europei viviamo come l'individualismo narcisista - ha proseguito il card. Scola - vedo rinascere delle usanze che erano scomparse. Mi ricordo che quando ero studente universitario la piazza del Duomo verso le 18 era piena di capannelli di gente che discuteva del più e del meno. Con il terrorismo tutto questo era sparito ma oggi ho visto che questa tradizione sta tornando".
"Il mio sogno per Milano - ha concluso Scola - è quello di non aver più vergogna di esporci come soggetti, sia a livello personale e comunitario".
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