Sono sempre critiche, ma stazionarie, le condizioni dei feriti causati dal crollo di una palazzina a Rescaldina, nel Milanese, a seguito di una esplosione dovuta al gas. Lo hanno confermato i carabinieri che conducono gli accertamenti. Rimangono quindi in prognosi riservata i componenti della famiglia coinvolta più da vicino nella deflagrazione, mentre gli altri feriti "sono stati dimessi o sono in corso di dimissione", ha riferito Michele Cattaneo, sindaco della cittadina a Nord di Milano.
Dei nove coinvolti nel crollo (cinque quelli finiti fisicamente sotto le macerie) i più gravi sono un papà e una mamma, e i loro due bambini, che vivevano al piano terra: si tratta di due fratellini di 7 e 10 anni, il primo ricoverato al Regina Margherita a Torino, il secondo al Niguarda di Milano; la madre, Maria Segreto, di 51 anni, che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 60% del corpo; e il padre, Saverio S., di 45, con ustioni di terzo grado sul 98% del corpo.
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