Colpo al racket delle occupazioni abusive nelle case popolari di Milano. Da questa mattina i carabinieri stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone - 7 italiani, 1 colombiano ed 1 peruviano - appartenenti all'area antagonista milanese, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata all'occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e alla resistenza a pubblico ufficiale.
Tra gli arrestati ci sono anche studenti di filosofia. I militari del comando provinciale di Milano stanno eseguendo le notifiche in appartamenti di edilizia popolare in zona Giambellino. Sono un corso sequestro di nove abitazioni di proprietà dell' 'Aler' (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) occupati abusivamente. L'indagine è iniziata nell'ottobre 2016 e ha dimostrato l'esistenza di un gruppo che agevolava l'occupazione abusiva degli immobili in cambio di soldi.
"In questa casa c'è tanta polvere, sporco e tanti libri. Non troverete altro". Queste le parole di uno dei destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari notificata in un appartamento in via Giambellino. Si tratta di uno studente dell'università Statale di Milano, già laureato con una triennale in filosofia con 110 e lode e una residenza ufficiale in pieno centro. Nel 2014 il giovane era già stato arrestato per resistenza in occasione dello sgombero del centro sociale "Base di solidarietà popolare" in via Manzano, poco distante dall'appartamento in cui viveva. In casa c'era un altro ragazzo che è risultato estraneo al provvedimento. L'appartamento, occupato abusivamente, era in disordine e aveva i servizi igienici mal funzionanti.
E' in corso, a Milano la chiusura e il sequestro del centro sociale "Base di solidarietà popolare" che si trova in via Manzano 4. Gli operatori dell'Aler stanno sigillando l'immobile applicando lastre di ferro alle finestre e agli ingressi. Davanti alla sede si è riunito un piccolo gruppo di antagonisti che si è subito allontanato senza alcuna contestazione.
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