Si presentavano a casa delle loro vittime, il più delle volte anziani, per conto della società bresciana denominata 'G.A.S. S.r.l.' e spacciavano semplici rilevatori di fumo di bassa qualità e dal costo irrisorio come "rilevatori di fughe di gas" di cui proponevano l'acquisto e l'installazione a un prezzo decisamente sproporzionato rispetto al loro valore. Per questo oggi la Polizia, i Carabinieri e la Polizia Locale in quota al pool antitruffe della Procura di Milano hanno eseguito 5 misure cautelari, obbligo di dimora e divieto di allontanamento notturno, nei confronti di altrettante persone residenti nel Bresciano.
I provvedimenti, in cui si contesta la truffa aggravata, sono stati firmati dal gip milanese Alessandra Di Fazio su richiesta del pm Enrico Pavone e del procuratore Aggiunto Eugenio Fusco, titolari dell'inchiesta nella quale sono emersi una serie di episodi (48 quelli contestati) accertati a partire 19.11.2018 al 6.02.2019, ai danni per lo più di ultra settantenni.
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